Lo struzzo, per quanto abituato a climi caldi, si adatta anche a condizioni assai diverse. Puoi attuare l’allevamento a gruppi, però con l’avvertenza di separare i soggetti per coppie al momento degli amori, perchè i maschi diventano così gelosi da abbandonarsi a cruente battaglie.
Occorrente
Ampia superficie di terreno, anche in parte semibrulla
Personale capace
Robusti paletti
Mangiatoie
Abbeveratoi
Crusca
Sangue o altri residui di macelleria
Polvere di ossa
Erba medica
Frumento
Mais
Avena
Orzo
Fave
Ceci
Lupini
Barbabietole
Patate
Rape
Carote
Zucche
Angurie
Ghiande
Castagne
Cavolfiori
Insalate
Foglie di alberi (gelso, olmo, vite, ecc.)
Fieno ben trinciato
Trifoglio
Alimenti azotati e minerali
25 gr. di solfato di sodio
Allestisci i recinti con robusti paletti, distanziati 5 metri, affiancati da rete metallica zincata o di graticci di canne alti 2,5 metri. Dividi il ricovero, costituito da una rozza capanna, in due scomparti: uno pavimentato con tavole o con gettata in cemento serve di rifugio durante la notte, od i giorni freddi, o piovosi, mentre nell’altro, intercomunicante, ricopri il terreno di un alto strato di sabbia onde permettere alla femmina di scavarsi una buca a 50-60 cm. di profondità da servire da nido.
Entro e fuori il ricovero disponi mangiatoie e abbeveratoi. Incomincia a distribuire il primo cibo a 5 giorni di età, sotto forma di pastoni semiasciutti preparati con crusca, sangue, ossa ed erba medica. In seguito gradatamente sostituisci gli alimenti carnei con granaglie (frumento, mais, avena, orzo, ecc.), legumi (fave, ceci, lupini, ecc.), radici carnose e tuberi cotti (barbabietole, patate, rape, carote, ecc.), frutta (zucche, angurie, ecc.), ghiande, castagne, ortaggi (cavolfiori, insalate), foglie di alberi (gelso, olmo, vite, ecc.), pastoni di crusca e fieno ben trinciato ed infine erba, specialmente trifoglio e medica, che per economia dovrai utilizzare mediante il pascolo.
Soltanto all’epoca della ovificazione completa la razione con l’aggiunta di alimenti azotati e minerali. In caso di indigestione curali con 25 gr. di solfato di sodio disciolto in abbondante acqua tiepida. Nelle prime settimane di vita evita gli sbalzi di temperatura e l’uscita all’aperto quando il tempo è freddo o piovoso, relegandoli in locali artificialmente riscaldati.