Il consumo delle lampadine dipende dalla quantità e dal tipo di lampada.
Attualmente anche le lampadine devono avere un’etichetta che riporti le informazioni relative alla classe di efficienza energetica, il flusso luminoso in lumen, la potenza in watt e la durata media in ore della sua vita.
La classe di efficienza energetica indica quanta luce fornisce la lampadina per ogni watt assorbito: essa viene espressa con delle lettere che vanno da A (efficienza massima e maggior risparmio energetico) alla G (efficienza minima).
La controprova è indicata dal valore in lumen e da quello in watt: più è basso il secondo e più alto il primo e più è alta l’efficienza luminosa e basso il consumo di elettricità.
In commercio troviamo soprattutto due grandi categorie di lampadine: quelle a scarica elettrica in gas e quelle ad incandescenza.
Le lampade ad incandescenza sono le più diffuse negli ambienti domestici; funzionano con un filamento di tungsteno che diventa incandescente all’interno di un bulbo di vetro pieno di gas inerte. Tra le lampade ad incandescenza inseriamo anche le lampade alogene che durano di più e danno una luce più brillante e bianca. La durata e la brillantezza delle lampade alogene è data da un fatto principale: le particelle che con il tempo si staccano dal filamento non si posano sul bulbo rendendolo meno limpido ma tornano sullo stesso filamento prolungando così la sua funzionalità nel tempo.
Alla categoria delle lampade a scarica elettrica in gas appartengono, tra le altre, quelle al neon e le cosiddette compatte. Esse sfruttano il principio in base al quale se tra due elettrodi immersi in un gas o in vapori metallici viene applicata una differenza di potenziale opportuna, si genera una scarica costante che fornisce luce.
Elimina tutte le lampade a filamento.
Utilizza soltanto lampade a basso consumo, certificate per Classe A.
Diffida da lampade di marche sconosciute: possono essere quelle di fabbricazione cinese che creano più problemi che facilitazioni.
Utilizza l’illuminazione diretta. Se hai bisogno di illuminare esclusivamente un certo punto della stanza, tipo una scrivania, prediligi illuminazioni spot e dirigi la luce proprio dove ti serve.
Se hai un giardino o un cortile interno privato, evita di lasciare le illuminazioni accese tutta la notte: preferisci i sensori di passaggio a infrarossi con timer di spegnimento a 40-60 secondi.