Ho acquistato presso un negozio che espone merce in contovendita una poltroncina imbottita. Mi piaceva l’estetica e sapevo che avrei potuto abbinarla alla scrivania che ho costruito e che potete vedere nella mia pagina dell’esposizione.
La poltroncina non necessitava di una drastica pulizia, ma avevo intenzione di sverniciarla per schiarirla leggermente, era infatti di un colore più scuro di quello della scrivania e mal si addiceva a questa, poi aveva bisogno di qualche stuccatura e da qui la mia intenzione di ripulirla a dovere.
Tra l’altro aveva l’imbottitura vecchia e sfondata, come si può vedere da questa foto. Le cinghie che reggevano i vari strati di gommapiuma, ovatta, si erano rotte.
Ecco, qui viene strappata via tutta la vecchia stoffa e le cinghie e si cerca, con tanta pazienza, di eliminare ogni traccia di chiodi o puntine metalliche dalla struttura della poltroncina.
Azione dello sverniciatore. Ho acquistato un prodotto forte, in modo da evitare di ripassarci più volte, poi mi sono messo dei guanti di protezione ed ho cosparso tutta la poltroncina con un generoso strato di sverniciatore. Dopo pochi minuti questo cominciava già a fare effetto, in seguito ho preso una spatolina ed ho incominciato ad eliminare il tutto. Poi mi sono ricordato che avevo della segatura a disposizione ed ho adoperato quella per eliminare lo sverniciatore. Fantastico! Basta prendere delle manciate di segatura e strofinarla (sempre con i guanti!!) sulla superficie del legno. Questa assorbe il prodotto, abrade quanto basta e pulisce a fondo. Poi con un pennellino è stato sufficiente eliminare le piccole tracce di segatura rimaste, ma il lavoro è risultato perfetto.
Ecco la mia poltroncina senza sverniciatore Si è già un po’ schiarita, vero?
Poichè su alcune parti vi erano forellini di tarli, dopo un previo trattamento a base di antitarlo (puzza in un modo schifoso!), ho stuccato questi fori e piccole magagne.
E qui ho provveduto a carteggiare il tutto. All’inizio con della carta vetrata non finissima, ma neanche tanto grossa, visto che non c’era la necessità di una carteggiatura profonda; diciamo che un 120 può andare bene. Poi ho usato una carta vetrata di quelle nere, superfini, con cui ho reso vellutata tutta la superficie.
Ecco, qui ho passato una mano leggera di gommalacca a tampone giusto per conferire alla poltroncina una tonalità più calda e poi due mani di Xilatop satinato, come del resto fu fatto con la scrivania. Tra le varie mani ho carteggiato con paglietta molto fine per eliminare quelle microrugosità che si formano dopo una finitura a pennello.
A questo punto era necessario procedere alla realizzazione del supporto dell’imbottitura. Quindi sono state acquistate delle cinghie, come era in origine, e sono state fermate, ben tirate, con l’aiuto di una pistola sparapunti come quelle che usano i tappezzieri.
Un particolare dell’intreccio con cui sono state disposte le cinghie per assicurare una migliore tenuta.
Un foglio di gommapiuma di 4 cm è stato utilizzato come imbottitura per la poltroncina. Gli spigoli troppo vivi sono stati smussati con le forbici per realizzare una curva più dolce e poi è stato fermato con alcuni punti sulla struttura della sedia. Sopra è stato appoggiato un leggero foglio di ovatta, per “ammorbidire” ulteriormente la seduta.
Questa è la stoffa usata per l’imbottitura e fermata lungo il perimetro della poltroncina. Poi viene incollato un bordino come rifinitura per coprire i punti metallici e per abbellire il tutto.
Ecco la poltroncina pulita, leggermente schiarita, imbottita e pronta per far compagnia alla scrivania. E’ ritornata come nuova…!